Credito di Imposta per attività di Ricerca e Sviluppo
Le aziende italiane con almeno 30.000 Euro di spese in attività di ricerca e sviluppo possono accedere all’agevolazione di credito d’imposta nell’anno successivo. Il contributo è relativo a ciascuna annualità fino al 2020 incluso, per tutte le spese sostenute per attività di sviluppo, innovazione tecnologica, progettazione e ricerca. Le spese agevolabili sono quelli incrementali rispetto al triennio 2012-2014.
Per il 2017 il Ministero ha introdotto l’aumento al 50% della agevolazione su tutti i costi relativi alla ricerca e sviluppo, e per tutto il personale interno coinvolto, condizione prima riferita solo al personale ricercatore con laurea magistrale.
Le spese ammissibili includono:
- Personale coinvolto nei progetti di ricerca e sviluppo;
- Strumenti e attrezzature di laboratorio (quote di ammortamento, canoni leasing, costi di noleggio);
- Contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start-up innovative;
- Privative industriali (brevetti, marchi, diritto d’autore);
- Certificazione contabile per le imprese non soggette a revisione contabile e prive di collegio sindacale.
Smartman mette a disposizione dei propri clienti esperti tecnici che mediante incontri in azienda mirati ricostruiscono e verificano la fiscalità per gli anni 2012-2014 per quantificare la media di spesa in ricerca e sviluppo. Valutano le attività dell’anno in corso che possono essere ricondotte ad attività incentivabili. Redigono la documentazione formale necessaria per l’attività di ricerca e sviluppo, calcolando l’importo incrementale incentivabile. L’analisi viene rendicontata in un rapporto tecnico in termini di costi e risorse sostenuti. Il documento tecnico viene poi certificato da parte di Revisore iscritto all’albo se richiesto.
Il Credito di imposta per attività di Ricerca e viluppo e cumulabile con gli altri strumenti emanati dal Ministero dello Sviluppo Economico, quali: Industria 4.0, Nuova Sabatini, Patent Box, Fondo di Garanzia per le PMI, etc.