Le Pmi all’esame dei mercati internazionali
Maiarelli: le aziende più piccole faticano, per questo è importante aggregarsi.
Nell’ambito del workshop “Strumenti e modelli per l’internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese”, tenutosi presso la sede di Unindustria di Ferrara, sono emersi argomenti e dati interessanti. Riccardo Maiarelli, Presidente Unindustria Ferrara, ha aperto i lavori snocciolando alcuni dati: «su 4 milioni di imprese, 3milioni e 961 mila hanno tra 1 e 9 addetti. La ripresa stenta a mostrare i suoi effetti, e come Unindustria non siamo soddisfatti. Le aziende grandi e medie hanno più strumenti per internazionalizzarsi, ma quelle più piccole faticano». Proprio per andare incontro alle realtà più piccole, Maiarelli afferma che «come Unindustria stiamo aggregando sistemi di rappresentanza ferrarese con le province di Modena e Bologna. Dal primo gennaio 2017 sarà costituita Confindustria Emilia, ed è una straordinaria opportunità per le nostre imprese».
Tra i temi che Unindustria sta affrontando, c’è «industry 4.0, che vede l’utilizzo delle tecnologie digitali per rivoluzionare il sistema produttivo». Tra le questioni affrontate da Paolo Govoni, presidente Camera di Commercio, la crisi che perdura nonostante qualche segnale positivo, la scarsità di risorse e il riassetto istituzionale che ci sarà in Emilia Romagna. «Il tema è il cambiamento, che va affrontato tutti insieme. Ognuno deve fare un passo avanti e assumersi nuove responsabilità per una crescita strutturale. L’approccio verso i mercati esteri è stato intrapreso da tempo dal territorio e sta dando risultati».